PDF Stampa E-mail

I ragazzi di Spazio Cinema

luglio 2011

 

Ma con questo caldo non sarebbe più divertente andare al mare? Risponde un coro a 14 voci: «Proprio per niente: si sta meglio qui!». Le ragazze e i ragazzi che dal 5 luglio e per tutto il mese frequentano i laboratori gratuiti di “Spazio Cinema”, organizzati dal Cineclub Sassari in collaborazione con l’Assessorato comunale alle Politiche Sociali e Giovanili nell’ambito del “Programma Agorà”, non hanno dubbi. Molto meglio “costruire” un film piuttosto che un castello di sabbia. Anche perché alla loro età –tra gli 11 e i 19 anni- sono troppo grandi per paletta e secchiello. Potrebbero vagabondare in città, scorrazzare sui motorini a caccia di vecchiette da terrorizzare o giocarsi la paghetta alle slot machine, ma, per fortuna, le mattine preferiscono impiegarle in maniera più intelligente: esercitando la propria creatività.

Così i genitori vanno a lavoro sereni, mentre i figli imparano e si divertono sotto lo sguardo vigile di professionisti affidabili . E pazienza se da grandi non diventeranno per forza attori o registi: l’importante è fare nuove amicizie e collaborare ad un progetto comune. A guidare i ragazzi, a “Spazio Cinema”, ci sono Alessandro Gazale e Michele Gagliani, specializzati rispettivamente negli aspetti artistici e in quelli tecnici della produzione cinematografica.  Sono loro a spiegare come i laboratori «non si limitano alla realizzazione di un cortometraggio, dalla stesura del soggetto alla recitazione e al montaggio, ma includono anche la proiezione di film adatti agli adolescenti e lo studio del linguaggio visivo». “Spazio Cinema”, inaugurato lo scorso aprile nella sede del Cineclub, all’interno del Convitto dell’Istituto Tecnico Agrario a Latte Dolce, accoglie infatti, insieme alle attrezzature cinematografiche, una saletta per le proiezioni e la prima mediateca di Sassari, con oltre 10mila titoli, tra i quali i corti delle sei edizioni del Sardinia Film Festival. Insomma qui dentro si guarda e si fa. Per il momento, è già pronta la sceneggiatura del cortometraggio da realizzare entro la fine di luglio. La storia si svolge in un orfanotrofio: «ci siamo ispirati agli ambienti del Convitto» spiegano i giovani cineasti «Tutte queste stanze, le aule, gli spazi comuni ci hanno suggerito il modo migliore per utilizzare il “set” che avevamo a disposizione». All’istituto un giorno arriva un ragazzino nuovo che, senza volerlo, crea scompiglio: la gita al mare salta perché sul pullman non c’è posto per tutti. L’episodio scatena prevedibili atti di bullismo ai danni del nuovo arrivato, ma anche nuove, inaspettate, alleanze. «Ciascun ragazzo ha costruito il proprio personaggio e ha scelto quanto esporsi di fronte alle telecamere una volta che inizieranno le riprese» spiegano Gazale e Gagliani, che non si limitano a coordinare i ragazzi, ma sono, a loro volta, coinvolti nell’interpretazione. Qualcuno non ha mai recitato, altri hanno fatto teatro, e c’è chi, a 11 anni, è stato «protagonista nel corto di mio babbo e comparsa in un altro». Tutti dimostrano la straordinaria confidenza delle nuove generazioni di fronte all’obiettivo. Tra il perfezionamento del copione e la ricerca dei costumi («i nostri vestiti meno colorati, quelli dai toni autunnali, per non disturbare la fotografia» spiegano con grande competenza) c’è posto anche per l’avventura. I campi intorno al Cineclub, sotto la guida di Michele Gagliani e Alessandro Gazale, non sono i semplici “esterni” del loro film ma un Far West tutto da esplorare, ricco di sorprese speciali, come una vecchia valigia da agronomo, che una volta ripulita entrerà a far parte del cast.

«Spazio Cinema, nelle intenzioni del Cineclub –spiega il presidente dell’associazione Carlo Dessì- anticipa un progetto più grande che vorremmo realizzare con la nascita di una Cittadella del Cinema. In città manca uno spazio pubblico  dedicato non solo alla visione ma anche alla produzione di film, una scuola sperimentale per i tanti ragazzi sardi che vorrebbero specializzarsi nei mestieri cinematografici, e che adesso sono costretti ad andare a studiare fuori». Il Cineclub, il Nuovo Circolo del Cinema e l’Unione dei Cineasti Indipendenti sono i promotori di una petizione per la Cittadella del Cinema, che al momento ha  già raccolto più di 500 firme, e che a breve sarà presentata al sindaco di Sassari Gianfranco Ganau. Intanto, “Spazio Cinema” è un primo passo importante in questa direzione, oltre che «un osservatorio privilegiato per le Politiche Sociali e Giovanili, un luogo dal quale monitorare possibili devianze, senza calare formule o divieti dall’alto, ma coinvolgendo i ragazzi in progetti capaci di risvegliare il loro interesse»