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Cortometraggi all'Istituto Tecnico per Geometri "Devilla" di Sassari
Il Cineclub Sassari Fedic e l'Istituto Tecnico per Geometri "Devilla" hanno avviato una collaborazione per l'organizzazione di serate di proiezione di cortometraggi provenienti dalla Mediateca del Corto del Cineclub. Grazie alla disponibilità della Dirigente dell'Istituto, i proff.ri Goddi, Uda e Bergantino hanno messo a punto due serate dedicate al Sardiniafilmfestival, assistiti nella scelta da Gagliani e Dessì del Cineclub Sassari. La scaletta comprendeva corti (fiction e animazioni) di puro intrattenimento alternati a temi più "impegnati" ma sempre trattati con leggerezza, grazie alla bravura dei registi. Gli apprezzamenti positivi ricevuti per tutti i film proiettati hanno suggerito agli organizzatori di replicare le serate.
Abbiamo raccolto le impressioni degli studenti su alcuni corti proiettati:
Intuivo che cosa potevano essere dei corti ma l’altra sera è stata la prima volta che ho avuto modo di assistere ad una proiezione vera e propria e devo dire di essere stato sorpreso positivamente perché anzitutto mi sono piaciuti tutti. In particolare mi è piaciuto Post, sia per il tema trattato, ma soprattutto per il modo ; dai colori, piacevoli e rilassanti, ai personaggi che nonostante fossero senza volto e fondamentalmente tutti uguali riuscivano egualmente ad esprimere attraverso la deformazione della bocca, un taglio nel viso, tutta una serie di sentimenti inequivocabili ed umani. Anche il tormentone musicale, molto semplice, ma perfettamente in linea e in sintonia con gli altri ingredienti. Infine credo che il messaggio del corto sia quello di convincerci che le isole felici ci possono essere fino a quando ci sarà qualcuno che ha come obbiettivo e passione quello di far felici gli altri nonostante attorno ci sia un mondo che ha altro da fare e pensare. (A.D.)
In Bab al Samah prevale il desiderio di riscatto del protagonista. comunque alla fine, dopo averlo in qualche modo soddisfatto, rimane l’amarezza di non aver potuto vivere una infanzia felice. (F.A.)
Era bello anche il corto Ad Arte, realizzato dentro un museo di opere d’arte e dove la guida, al suo primo giorno di lavoro, troppo coinvolta dalla sua vita privata, incasinata, non riesce ad apprezzare la vita. Sarà il protagonista, che poi si scoprirà essere cieco, paradossalmente, a farle capire attraverso i quadri che come la vita possono essere visti in maniera diversa e dei quali dobbiamo riuscire a cogliere gli aspetti più emozionanti e significativi. Anche la vita è un quadro e bisogna saper apprezzare i lati positivi che molto spesso trascuriamo per routine e pigrizia mentale. (R.N.)
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